Il settore Tessile in Italia

Sempre più invidiato e riconosciuto come vera e propria eccellenza dal mondo intero è il know-how Italiano del settore tessile della moda, il “Made in Italy”.

E’ interessante notare come il settore tessile in Italia è stato attraversato da un profondo processo di ristrutturazione e che l’industria tessile italiana è riuscita a conseguire ottimi risultati grazie ad un continuo processo di qualificazione del prodotto e a un posizionamento dell’offerta sui segmenti a maggior valore aggiunto.

Analisi del settore tessile in Italia

Un’analisi nel settore dell’abbigliamento ci mostra che parliamo di cifre che raggiungono i 52,4 miliardi di produzione del 2015 e di un saldo della bilancia commerciale di più di 8,5 miliardi.

Il processo deve il suo alto valore competitivo a livello internazionale agli investimenti di innovazione, alla tradizione del gusto produttivo e alla cooperazione delle diverse fasi della filiera.

Le cifre quindi testimoniano che l’Italia rappresenta un’eccellenza mondiale in crescita sia nella produzione sia nell’export di Fashion di alta gamma, posizionandosi come terzo paese esportatore mondiale nel settore tessile – abbigliamento dopo Cina e Germania.

Analizzando in modo più approfondito la situazione si denota che la produzione tessile italiana si colloca sulla fascia alta di prodotto e si rivolge ai tradizionali mercati di sbocco come Europa, Russia, Stati Uniti e Giappone, sia a nuove realtà emergenti dei mercati asiatici, in particolare paesi dell’Asia e Cina, oltre ovviamente al Giappone.

In base ai dati forniti dall’ISTAT il settore composto del tessile e pelle ha mostrato la produzione in crescita sia in valore (+4,2% a circa 49 miliardi di Euro) che in quantità (+3% a 2,04 miliardi di pezzi) anche grazie al notevole contributo del commercio estero.

I numeri dei top brands del settore tessile

Se analizziamo i risultati dei top brands di aziende quotate della moda e del lusso si evidenzia che i fatturati dei maggiori player italiani del 2015 sono Luxottica (con 8,8 miliardi di euro) Prada (con 3,5 miliardi di euro) e Salvatore Ferragamo (con 1,4 miliardi). La maggiore percentuale di incremento è di Moncler, con un giro d’affari cresciuto del 26,8% a 880 milioni di euro.

Si ringraziano tutte le fonti informative che hanno contribuito con le loro analisi, in particolare:

Andrea Dardi. ”Il «Fashion»: l’importanza dell’abbigliamento nel Mondo ed il Sistema-Moda in Italia.”, www.mps.it , Febbraio 2016, Data di consultazione Dicembre 22, 2016, https://www.mps.it/investors/ricerca-analisi/settori/Industria/Fashion_FEBBRAIO_2016_V1.pdf

Flaminio de Castelmur. @SpazioEconomia, “Moda e tessile, analisi di un settore in crescita. E l’Italia resta un’eccellenza.”, www.ilfattoquotidiano.it, Luglio 3, 2016, Data di consultazione Dicembre 22, 2016, http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/03/moda-e-tessile-analisi-di-un-settore-in-crescita-e-litalia-resta-uneccellenza/2875633/